Una delle cose che mi rimane più difficile è quella di trovare un titolo alle fotografie che scatto. Trovo quella di scegliere il titolo giusto un'arte che semplicemente non mi appartiene, eppure il titolo che ho dato a questa foto mi è parso chiaro ancora prima di premere il pulsante di scatto. Il gioco di parole tra la chiamata che dovevano aver avuto le suore per decidere di prendere i voti e la più prosaica chiamata al cellulare mi è parso subito evidente.
Mi piace però spiegarvi un po' di più di questa foto, perché è stato un momento inaspettato che ho colto al volo quando si è palesato davanti ai miei occhi. Mi trovavo nello stupendo parco delle Foreste Casentinesi per fotografarle e quella mattina avevo deciso di andare al Santuario della Verna e di percorrere il sentiero ad anello nella foresta che porta fino alla cima del Monte Penna. Nulla di difficile, anzi era da considerare una di quelle passeggiatine per riprendermi dalle fatiche dei giorni precedenti. Per tutta la prima parte della passeggiata nel bosco non avevamo incontrato praticamente nessuno perché avevamo deciso di percorrere subito la parte di sentiero più lunga approfittando del fresco della mattina, ma quando mancavano solo poche decine di metri al punto di arrivo iniziai a sentire parlottare qualcuno. Svoltato l'angolo per arrivare alla terrazza panoramica mi si è presentata questa visione che ho immediatamente immortalato senza neanche guardare nel mirino. Avevo la macchina fotografica al collo e mi è bastato alzarla di quel tanto che bastava e premere il pulsante di scatto per portare a casa lo scatto così come lo vedete. D'altra parte vivo in “simbiosi” - mi si permetta il termine - con la fotocamera da anni e ormai conosco gli angoli sottesi dai miei obiettivi per cui spesso riesco a capire cosa sto inquadrando ancora prima di mirare.
Questa scena è durata solo pochi istanti perché dietro di me c'era il mio bambino che in quel momento aveva 2 anni e quindi quando le suore lo hanno visto hanno tolto il cellulare e si sono avvicinate per giocare con lui.
Non so per quale motivo quelle religiose si fossero radunate lassù per utilizzare il cellulare, il segnale arrivava anche intorno al santuario senza grossi problemi, inoltre in un luogo di meditazione come quello mi sarei aspettato che la priorità di quelle suore fossero altre, però quando me le sono ritrovate davanti all'improvviso ho trovato la scena molto buffa e sono contento di aver scattato questa fotografia.
Inoltre le suore erano molto simpatiche e disponibili ed è stato bello condividere con loro qualche momento in cui mio figlio ha insegnato loro a cantare la canzone della pizza tra lo stupore degli altri escursionisti che nel frattempo hanno raggiunto la cima.