Poco più di 10 anni fa all'università incontrai un ragazzo di nome Claudio, avevamo la stessa passione per la fotografia e dopo poco tempo ho scoperto che anche lui come me amava la montagna. Mi raccontò che il fratello era un alpinista e mi disse che si chiamava Daniele. Non avevo idea di chi fosse, ma da quel giorno ho cominciato a seguire le avventure di Daniele Nardi, questo il suo nome completo.
Con Claudio ci siamo persi di vista, ma io ogni volta che sentivo pronunciare il nome del fratello non potevo far altro che fermarmi ed ascoltare dove fosse e cosa stesse facendo.
Aveva già portato avanti imprese incredibili pur partendo da un paesino non distante da Roma. La cima più alta nei dintorni del suo paese può scalarla anche un bambino senza problemi, eppure era arrivato in cima al mondo. Unico italiano del centro-sud Italia ad essere arrivato in cima all'Everest e ad altri 8000.
Non esisteva neanche una pagina Wikipedia a lui dedicata, ma per fortuna su Facebook capitava di sentirlo parlare di montagna grazie ai link alle sue interviste in radio e TV ed era uno spettacolo ascoltarlo.
Purtroppo però il pubblico non sapeva nemmeno chi fosse fino a pochi giorni fa. Un paese, l'Italia, che non celebra mai abbastanza i suoi eroi al momento giusto, ma ha bisogno di far passare del tempo prima di accorgersi quanto siano stati grandi. D'altra parte un altro grande alpinista come Simone Moro è divenuto noto al pubblico solo grazie ad uno dei programmi più brutti mai prodotti sulla montagna, ma trattandosi di TV generalista il suo nome è arrivato alle masse.
Anche se tutto oggi sembra perduto la speranza di ritornare a sentirlo parlare di montagna con quella luce negli occhi che solo chi ama profondamente la montagna può avere rimane in un angolino del cuore anche se è ormai sparita dalla testa.
Questa foto del Parco del Sirente Velino, una montagna che non è nemmeno lontanamente paragonabile al Nanga Parbat sul quale è ancora disperso, è quindi dedicata a Daniele Nardi, grande alpinista italiano che ci ha regalato tante emozioni super positive, non solo l'angoscia di questi giorni.