Oggi vorrei raccontarvi una storia che mi è capitata tempo fa e dalla quale è nata una riflessione che vorrei sottoporvi: era il 2011 e stavo allestendo una mia mia mostra fotografica in Bianco e Nero dal titolo “Sotto il Cielo di Roma” all’interno di un centro commerciale. Mi trovavo da una parte tranquillo a lavorare quando un signore si è fermato a guardare le fotografie che avevo già finito di montare. Ad un certo punto si è avvicinato e mi ha detto che le trovava molto belle e che gli piacevano in particolare alcuni scatti. In queste occasioni mi piace fermarmi un po’ a parlare con chi incontro perché penso che se uno decide di investire il suo bene più prezioso, il tempo, per vedere le mie foto devo essergliene in qualche modo grato. Abbiamo iniziato a parlare di Roma e di altre cose, ma ad un certo punto lui ha voluto cambiare l’argomento per scendere nel tecnico ed è arrivata la domanda che purtroppo prima o poi bisogna aspettarsi in queste situazioni: “Ma tu usi Canon o Nikon?”. Al tempo usavo Olympus, oggi ho cambiato marchio, e questo ha lasciato esterrefatto il signore che non si aspettava una risposta fuori dai soliti canoni. Ma la questione che vorrei approfondire è: perché questa domanda viene così naturale a molte persone quando si parla di fotografia? Spesso si fa l’esempio della cucina: dopo un pranzo di ottima fattura qualcuno chiede di che marche erano le padelle? Oppure: dopo un gran goal di testa in una finale dei mondiali qualcuno chiede chi sia il parrucchiere del calciatore? A chi interessa sapere qual è stato il costo del traghetto in una bella foto scattata su un'isola?Oppure, come mi ha suggerito il mio amico Francesco, a chi interessa la marca della tastiera del PC che Stephen King usa per scrivere i propri capolavori? Allora, ribadisco, perché questa domanda viene così naturale alle persone? Negli anni ovviamente ci ho fatto l’abitudine e tendo ormai a rispondere meccanicamente, ma la questione è ancora lì: perché si tende sempre a focalizzare la propria attenzione sulla marca di una fotocamera usata per scattare una foto e non si considera l’attrezzatura fotografica per quella che è: un mezzo tecnico – espressivo e poco più. È chiaro fotocamere ed obiettivi diversi avranno prestazioni diverse, ma pensare che ad un fotografo che si è svegliato alle 3 del mattino e si è messo in macchina magari col freddo per raggiungere un determinato luogo lontano per scattare una foto durante un’ora blu subito prima dell’alba venga chiesto solo quale attrezzatura abbia usato svilisce un po’ tutto il discorso che ruota attorno al concetto di fotografia. Questo genere di domanda negli anni ho notato che è tipica di un ambiente di appassionati alle prime armi o dei forum su internet, nell’ambito professionale invece difficilmente ci si confronta su tali scelte.
Per chiudere il discorso vorrei farvi notare come le campagne pubblicitarie non fanno altro che cercare di creare una schiera di fedelissimi al proprio marchio che ha del paradossale: infatti spesso questa schiera di veri e propri esaltati difende a spada tratta la propria scelta senza neanche conoscerne il reale motivo e magari denigra i prodotti di marchi avversari per il puro gusto di farlo. Per lavoro mi è capitato in questi anni di utilizzare fotocamere Canon, Fujifilm, Olympus, Leica, Nikon, Panasonic, Pentax (elencate in rigoroso ordine alfabetico) e vi posso assicurare che ogni marca, anzi ogni corpo macchina, ha sia pregi che difetti, ma alla fine è sempre e solo il fotografo che scatta la fotografia! La sua cultura personale, la sua esperienza vissuta, la sua capacità tecnica viene prima del modello usato per scattare. Allora perché non investire in cultura fotografica invece che in attrezzatura? Si fotograferebbe meglio e non si perderebbe tempo a porsi domande inutili.
Su quella giornata ho anche un’altra storia da raccontarvi, ma ci sarà tempo e modo di farlo. Eh… sì, fu una giornata più lunga del previsto!
Spero che questa piccola riflessione vi possa essere stata utile.