Per un fotografo romano cimentarsi con il fascino della città eterna è un’attrazione insostituibile una volta giunto ad un certo punto del proprio cammino fotografico, ma è un compito difficile che può portare a risultati banali. In questo caso l’autore mette in gioco tutte le sue capacità utilizzando una tecnica ancora totalmente analogica ed una cura per il dettaglio veramente apprezzabile.
Per la tecnica l’autore si avvale di fotocamere Contax e Nikon 35 mm e pellicole negative Ilford e Kodak e la stampa è stata eseguita su carta lavorata a mano e resa sensibile tramite l’applicazione di una emulsione particolare regalando un interessante effetto anticato alle fotografie.
La cura per i particolari è ancor più evidente considerando che Angelo Paionni impiega 10 anni per ultimare il suo portfolio con immagini classiche dei meravigliosi monumenti romani fotografati in momenti particolari della giornata cancellando di fatto le automobili dalla città e restituendo quelle prospettive ispirate al Grand Tour cercate e finemente trovate dall’autore.
Il volume è interessante anche nel formato di stampa scelto: quadrato, bianco e stampato su una carta ad alta grammatura che valorizza le foto. Aprendo e scorrendo il libro sulla pagina di sinistra si trovano sempre una piccola descrizione o una frase a corredo delle foto che campeggiano solitarie nella pagine di destra. Bella l’idea di tradurre tutto il libro anche in inglese per renderlo appetibile anche ai numerosi turisti anglofoni che frequentano la capitale.
Trovare il volume nelle librerie di Roma non è cosa semplice, ma io sono riuscito a trovarne delle copie a Roma in Via Nazionale presso la libreria IBS.