Negli ultimi anni mi è capitato più volte di dover precisare nei corsi che ho tenuto che oltre a curare l’inquadratura uno dei compiti più importanti di chi fa fotografia sia quello di scattare "pensando in RAW". Il file RAW è come un negativo non sviluppato, ha le sue regole e non si può pensare di scattare come capita e poi aggiustare tutto in Photoshop. Photoshop è un alleato del fotografo se usato con criterio, ma nel caso in cui venga utilizzato solamente per correggere gli errori fatti in fase di scatto il flusso di lavoro diventa problematico, richiederà più tempo e maggiore fatica e ciò può anche far svanire una nascente passione per la fotografia. Al contrario imparare a scattare pensando già a quale sarà lo sviluppo, senza badare alla fotografia vista nel display dopo lo scatto, sarà importante per minimizzare il tempo passato davanti al PC e riuscire anche a ottenere risultati più soddisfacenti. E fotografare in jpeg non è la soluzione per avere risultati più naturali, fotografare in jpeg significa semplicemente demandare la fase di sviluppo all’algoritmo con il quale è programmata la fotocamera facendovi in realtà allontanare da quanto avete visto coi vostri occhi.
Quindi vi inserisco queste foto prima/dopo per farvi vedere il mio metodo di lavoro e, se siete interessati ad impararlo, vi invito a seguire uno dei miei corsi.