E se le macchine fotografiche costassero troppo poco?
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Ricordo che quando ero bambino le macchine fotografiche erano un bene prezioso, spesso quasi delle icone sacre per gli appassionati. Beni da passarsi di padre in figlio. Non è un caso che mio padre custodisca ancora una pesantissima ed ingombrante “compatta” di famiglia degli anni ‘30 o ‘40 e che io abbia iniziato a fotografare con la sua Olympus OM1 meccanica, che ogni tanto vado a prendere per ammirarla ancora ed ogni volta mi torna la voglia di usarla.
Ovviamente il titolo di questo articolo costituisce anche e soprattutto una provocazione, ma nasce da una constatazione fatta durante la scorsa Pasquetta: durante una passeggiata con degli amici al laghetto dell’Eur, dove fra l’altro come ogni anno era in pieno svolgimento la splendida fioritura dei ciliegi donati dal Giappone all’Italia, ho notato che era pieno di persone, come non ricordavo da tempo in quelle zone, e molte di queste imbracciavano orgogliose le loro reflex per scattare un po’ di fotografie (dopo aver probabilmente tenuto nell’armadio per tutto l’inverno la loro attrezzatura). C’erano tanti giovani, ma anche tante persone di una certa età, insomma l’età non è una discriminante in questa riflessione che vi propongo; l’entusiasmo era nell’aria ed ho vissuto positivamente la cosa visto che c’erano più persone che fotografavano con la reflex di quante non lo facessero invece con il proprio smartphone. Poi però ho notato usare la reflex in modi “che voi umani non potreste immaginarvi” (tanto per citare Blade Runner) e mi sono chiesto come mai vedere più reflex in giro non volesse dire anche più consapevolezza nell’atto di scattare e penso che uno dei motivi possa essere che le macchine fotografiche oggi costano troppo poco e che vengano acquistate o regalate con troppa facilità, non ci si sente per questo più in dovere di imparare ad usarle. Invece ritengo che sia importantissimo per ricevere le maggiori soddisfazioni nel fotografare farlo con continuità ed imparare la tecnica e la composizione di base, solo così si riuscirà veramente a trarre dalla propria esperienza solo il meglio. E a chi si iscrive ai miei corsi consiglio sempre, quando non si ha del tempo da dedicare solo ed esclusivamente alla fotografia, di portare sempre con sé la propria macchina fotografica (magari non l’ingombrante reflex, può bastare una buona compatta od una mirrorless) per non perdersi magari un buon tramonto una volta finito l’orario di lavoro, oppure di approfittare di quei 10 minuti in pausa pranzo che spesso vengono sprecati a non fare nulla.
Naturalmente non mi auguro che le macchine fotografiche costino di più in futuro, anzi trovo positivo che una reflex digitale oggi sia praticamente alla portata di tutti, fra entry-level dal prezzo accessibile ed un mercato dell'usato vivace e ricco di occasioni come non mai, ma che chi acquista o riceve una macchina fotografica abbia la voglia di imparare ad usarla perché solo così potrà scattare quella passione che lo accompagnerà per tutta la vita. Perché la fotografia è quell'arte che se le tendi la mano una volta ti prende sotto la sua ala protettrice e sarà con te per sempre regalandoti momenti e soddisfazioni incredibili.